domenica 7 marzo 2010

Domenica

Oggi sto bene. Sono molto soddisfatta della giornata appena trascorsa. Non ho fatto nulla di speciale, ma l'ho leggermente variata dalle solite domeniche di pura pigrizia.

Con la bora che imperversava e litigava con la mia giacca (è bastarda come vento, cerca di intrufolarsi in ogni minima apertura che trova), sono andata a prendere la nonna per accompagnarla a messa. Ho fatto la mia buona azione e l'ho resa felice. Mi sembrava come quelle ragazzine che vanno al primo appuntamento o hanno appena dato il loro primo bacio. Quanta tenerezza.

E' stata però anche giornata di grandi pulizie. Finalmente ho pulito a dovere la mia mansarda!!! Stranamente mi sono liberata anche di alcuni oggetti inutili (ebbene sì, dopo anni ce l'ho fatta a liberarmi di loro). E che soddisfazione, quando ho visto il risultato.

Non felice di come ho passato la mattinata e il primo pomeriggio, mi sono preparata ad uscire, per andare al solito appuntamento domenicale : la partita di calcio della squadra del mio paese. Mamma e papà hanno in gestione il chiosco del campo, io invece ho il compito di presentare le squadre. Ma ovviamente, ho dovuto dare una mano anche dietro il bancone. C'era una marea di gente che continuava a bere e, dopo la partita, a mangiare panini con la pancetta e senape! Alle 18 finalmente sono riuscita a scappare a casa.

Affamata, stanca e congelata. (si perchè la bora mica in tutta la giornata si è placata, anzi, è  aumentata!!!)

Ho mangiato, mi son fatta la doccia, ho indossato il pigiama e mi sono infilata sotto il piumone. Le forze mi stanno abbandonando e ho i piedi che fanno male, per non parlare poi della schiena (fortuna che martedì vado dalla fisioterapista, così mi sistema). Tra un pò mi sa che spengo la luce ed il pc e m'abbandono tra le braccia di Morfeo, tanto bramato.

Però sono felice. Sono felice di aver fatto qualcosa di diverso, qualcosa che mi abbia fatta sentire utile. E quel che più mi piace, è che tutto ciò non era programmato.

Fuori continua a soffiare la bora, implacabile. Dalla mia finestra vedo i rami che giocano a nascondino con la luce (sì, ho l'abitudine di dormire con gli scuri aperti). In casa c'è silenzio e l'unico rumore che sento, sono i refoli della "burja". E' tutto così tranquillo, così calmo.

E domani è lunedì.

2 commenti:

  1. Danes je pihala mocna burja!

    E ci manca la cosina sulla c di "mocna". Hai visto come ho imparato bene?

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  2. Sì, sei bravissimo. Secondo me dovevi scegliere sloveno invece che giapponese XD

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