venerdì 24 dicembre 2010

Buon Natale

Non sono molto natalizia quest'anno. Lo spirito del Natale mi ha accuratamente aggirata e l'atmosfera di festa che si respira in città, non ha fatto altro che innervosirmi. Troppa gente, troppe corse sfrenate ai regali, troppi commercianti che si sono dimenticati le buone maniere.

Bah, in questo caso mi piace ricordare i vecchi Natali di quando ero bambina e si giocava a tombola fino a tardi. Di quando mio fratello portava Gesù bambino nella mangiatoia. Di quando io ed Eros cantavamo per nonni e zii le canzoni di Natale e tutti ci venivano a vedere alle recite di scuola. Sono quelli i Natali che voglio ricordare e che sono gli unici che riescono a regalarmi qualche emozione.

Buon Natale mondo.

mercoledì 8 dicembre 2010

Incontro a Tomaj - Srečanje v Tomaju

M'incamminerò un giorno      
per sentieri di pietra
ad incontrare i segni
rimasti di stupite
e dolenti espressioni
nelle bocche rocciose
e dentro gli occhi buoni
delle sere in cucina.
Dialogherò col tuo vento
della strada fin qui percorsa
della parole adagiate
nelle doline
cresciute agli sguardi
fieri della mia fanciulla
per incontrati a Tomaj.
Quel giorno, Srečko,
dentro un momento di bora
la tua lingua diventerà
anche la mia.

dalla raccolta "Con l'altra parte di me" di Giorgio Depangher


Nekega dne bom ubral
kaminte steze,
da bi se srečal z znamenji
osuplih in bridkih
izrazov, ki so ostali
v skalinih ustih
in v dobrih očeh
večerov v kuhinji.
Pogovarjal se bom s tvojim vetrom
o poti, ki sem jo do sem prehodil,
pa o besedah, ki so legle
po dolinah
in so zrasle v ponosnih pogledih
mojega dekleta,
da bi te srečal v Tomaju.
Tistega dne, Srečko,
ko bo za hip zapihala burja,
bo tvoj jezik postal
tudi moj.

iz zbirke "Con l'altra parte di me" Giorgia Depangherja

sabato 4 dicembre 2010

Swan Lake


di Matthew Bourne

Non amo il balletto, ma questo... Questo è spettacolare.
Due ore e mezza che volano via velocemente.
Sono rimasta estasiata ed ho ben poco da dire a riguardo.
Ogni parola sarebbe di troppo e non riuscirebbe a descrivere quello che mi ha comunicato.
Potessi, lo rivedrei ancora ed ancora.


Lo consiglio vivamente a tutti, anche a chi non è amante del balletto.
Va visto.
Ed ascoltato. 





mercoledì 24 novembre 2010

Sta passando novembre

E' passato molto in fretta, forse troppo. Sono però felice che dicembre sia alle porte. Mi sento veramente tanto stanca. Il mio umore ultimamente è talmente variabile che mi spaventa. Rimango stupita, a volte, nel vedere le mie reazioni, spesso eccessive. E mi preoccupa questo mio stato che passa dall'euforia alla depressione. Aspetto impaziente le vacanze di Natale, quest'anno più che mai. Ho proprio bisogno di staccare la spina da tutto quello che mi circonda e rilassarmi.

Tutto sommato, però, la mia vita prosegue tranquillamente. Tanto lavoro, tanto teatro, tanto svago. Insomma, non mi posso lamentare (anche se è praticamente impossibile per me, non farlo).

Sì, ho un unico pensiero fisso. Un pensiero che si è fatto vivo anche questa notte. Un sogno direi molto piacevole e che mi ha fatta svegliare di buon umore, sorridente. Ma a cosa serve sognare, se poi la realtà è completamente diversa?

Boh, penso e ripenso a com'è iniziato tutto e a ciò che adesso siamo. Penso a tutte le cose dette e le vedo sfumare. Se da un lato tutto ciò mi fa stare bene, dall'altro i dubbi e la diffidenza non sono stati ancora sconfitti, anzi, sono più insistenti del solito.

Mah, non riesco a capire le persone. Non riesco a capire il senso di tutte quelle parole al vento. Belle da sentire, per carità, ma sono stanca di vivere di sogni, di belle parole, di viaggi fantastici. Ho bisogno di una vita concreta. Ho bisogno che le parole, diventino fatti. E forse pretendo troppo, ma in fondo sei stato tu a dirmi di farlo.

E come sempre tante domande e poche risposte. Ma sono stanca di rincorrerti. Mi hai cercata tu e spetta a te rendere reale il fantastico.

mercoledì 10 novembre 2010

L'amore verrà

 Come si suol dire, mh? 

Maledetto il giorno che t'ho incontrato.
E' tempo di dire, veramente, basta. Su tutti i fronti.

venerdì 29 ottobre 2010

Jesen

Rimango sempre incantata ad osservare il golfo triestino, specialmente in giornate come queste. Una giornata di fine ottobre, tiepida e con il sole brillante.





Il cielo limpido, di un azzurro che quieta l'anima e riempie il cuore di gioia. Sopra il mare, poi, le montagne dalle cime innevate, come se fossero state disegnate su di una tela che è il cielo. 









 
Amo i colori caldi dell'autunno. Amo il mare scuro, calmo. Le petroliere sembrano incastonate sulla tavola blu, come se da sempre facessero parte di essa.
Ho potuto ammirare questo spettacolo tante volte, eppure ogni volta sembra come la prima. Ed ogni volta è un'emozione diversa, nuova, forse più intensa.

Ed è in giornate come questa che sono orgogliosa del mio golfo, del mio Carso, della mia città.

Ed è in giornate come questa che sono felice, libera e mi sento parte del mondo, fortunata nel poter godere di questo spettacolo.

domenica 17 ottobre 2010

Pika.

In questa mattinata così grigia ed invernale, quando fuori la Bora sta dando il meglio di sé e la pioggia danza scatenata sospinta dall'incessante vento, sorrido.

No, non è la giornata a mettermi allegria, anzi. E' ricordare tutto quello che è successo questa settimana, tutto quello che ho saputo e che mi ha lasciata incredula, ma che in fondo non ha fatto altro che confermare le mie sensazioni.

Ora ho un buon motivo per chiudere il capitolo e aprirne uno nuovo. Giro pagina e lascio l'esperienza nell'angolino del passato.

E sia chiaro, io non ci ho perso niente.

Buona domenica a tutti.

venerdì 15 ottobre 2010

giovedì 14 ottobre 2010

Gli uomini... razza da evitare.

Quando l'ho scoperto, non sapevo se ridere o piangere. Mi sembrava tutto così irreale ed impossibile, è tutt'ora non posso crederci. E' una qualcosa che non riesco a concepire, quando dietro si cela un concetto tanto semplice.

Ma veramente gli uomini credono che per portarsi a letto una donna devono inventare storie fantastiche e riempirla di cazzate? Non riescono a pensare che, magari, anche noi come loro, abbiamo le nostre esigenze e le nostre voglie? Non riescono a capire che, per portarsi a letto una donna, non serve farla per forza innamorare?

Attrazione fisica. Amore. Piacere. Innamorarsi. Soddisfazione. Godere. Stare insieme.
Sono concetti che troppo spesso vengono buttati nello stesso sacco, ma che si sfiorano appena e raramente sono compatibili. E quando vanno d'accordo, allora sì... allora l'hai trovato.

Che situazione assurda. E quanta ingenuità o forse proprio stupidità.
Ed in questo caso, caro Gianni, l' ingenuità e buona fede non sono dei pregi, ma diffetti belli e grossi.

Ma va bene così, anche se il fegato un pò si lamenta e l'orgoglio sta mettendosi un altro cerotto.
Eh, lo diceva Paolo:

"Anche sul piano della vita sentimentale ottobre non è un mese che porta particolari bollori. Chi ha una storia stabile non deve preoccuparsi, ma chi cerca avventure dovrebbe stare attento, potrebbe peggiorare le cose... dalla padella alla brace. Gli incontri di ottobre o quelli nati da poche settimane, nn sono così facili da gestire. Massima attenzione nei rapporti con persone troppo lontane o difficili da raggiungere. Questo mese, quindi, alimenta una piccola insoddisfazione che andrà tenuta sotto controllo, forse prima di prendere una decisione in due sarà opportuno ragionare bene. I fine settimana sono particolarmente agitati, ma con un briciolo di buona volontà si supera tutto egregiamente. Meglio moderare la gelosia, in particolare se si ha a che fare con una persona del passato piuttosto attuale."

Pari pari questa prima metà di ottobre. Non parliamo dei miei fine settimana e di sentimenti. Ma forse ha ragione chi mi dice che sto cercando l'impossibile. Eppure so che il mio impossibile, è possibile.

lunedì 11 ottobre 2010

Il genio della lampada

Una donna sta passeggiando in un bosco alla ricerca di funghi quando si imbatte in un'antica lampada ad olio.
Inizia subito a strofinarla e appare il Genio.
“Posso avere i miei tre desideri?” - chiede la donna.
“No!” - dice il genio. “A causa dei cattivi tempi, della recessione, della globalizzazione, dell'inflazione, degli scioperi e di tutte le altre menate mondiali, oggi come oggi posso offrirti un solo desiderio da esaudire.”

La donna allora prende una cartina geografica e dice: “In tal caso, vorrei la pace in Medio Oriente. Vedi questa cartina? Vorrei che questi Paesi la smettessero di farsi la guerra!”

Il Genio butta un occhio alla cartina e sbotta: “Ma accidenti, questi paesi sono in guerra da tempi lontanissimi! Non credo di poterci fare niente, sono potente ma non così tanto! Assolutamente niente da fare. Non pensarci neppure. Neanche se chiedessi l'aiuto del mio Maestro potrei riuscire a realizzare questo desiderio. Lascia perdere! Dai, chiedimi qualche altra cosa” - conclude il Genio.

La donna ci pensa un po' e dice - “Non sono mai riuscita a trovare l'uomo giusto: un uomo sensibile e affettuoso, colto e intelligente, che mi faccia ridere, che mi rispetti, che sappia capirmi e sostenermi, che sia un amante premuroso e mi riempia di complimenti, che mi faccia sentire bella e desiderata, che non passi tutto il tempo a guardare il calcio in tv, che mi porti ogni giorno la colazione a letto e che non mi tradisca...”

E il Genio sospirando: “Damme qua, famme un po' rivedè sta cazzo de cartina … ”

domenica 3 ottobre 2010

Nedelja

Oggi mi sono svegliata presto. Erano le 8.30 ed effettivamente come orario non mi garbava molto, ma non avevo più sonno, tanto che mi sono alzata e sono scesa in soggiorno, dove c'era papà bello spaparanzato sul divano, mentre la mamma era in bagno. Con la mia bellissima vestaglietta (con i diavoletti zodiacali) e le ciabatte di Betty Boop, l'ho aspettata. Dovevo consegnarle il regalo di compleanno. Già già, oggi ha festeggiato i suoi ... anni e abbiamo ben pensato di regalarle un cellulare nuovo, visto che era un suo desiderio. Molto bellino e semplice da usare (si sa che i Nokia sono campioni di semplicità).

Dopo la mia solita briochina con la nutella, sono salita a prepararmi, perchè dovevo passare a prendere nonna in casa di riposo e portarla a messa. Fortuna ha voluto che la messa iniziasse mezz'ora prima oggi, che proprio mentre andavo a prenderla pasasse la gara di corsa con il suo bel gruppone compatto e che nonna alle 9.45 ancora non fosse vestita. Quindi ho dovuto accompagnarla in stanza, scegliere cosa metterle e cercare di farmi capire (ha qualche problemino con l'udito - è sorda -, ma d'altronde arrivare io a 90 anni così!). E come se non bastasse, la dottoressa mi ha avvisata di tenerla d'occhio, visto che non stava molto bene, ma testarda com'è ha deciso di andare comunque alla messa, perchè deve pregare. Sono poi sfrecciata in paese, verso la chiesa, posteggiando praticamente quasi al suo interno. Nonna è entrata poco dopo il vescovo e a nulla sono valse le mie parole e gesti per spiegarle che oggi c'era la cresima. Ma pazienza. Ho passato un'ora e mezza fuori ad aspettare tutto terminasse, ascoltando i canti di un coro di voci tremulanti e stridule, chiacchierando con qualcuno che stufo usciva a fumarsi una sigaretta e sbirciando i ragazzini che ho visto crescere da un giorno all'altro. Ah, come passa veloce il tempo.

Poi ho fatto una cosa che non facevo da tanto, almeno di mia spontanea volontà. Sono andata al cimitero. Sono andata sulla tomba del nonno e mi sono ritrovata a fargli le stesse domande, le solite domande che da 13 anni aspettano una risposta. Eh nonno, ricordo molto bene quel 26 maggio. Ricordo molto bene ogni singolo istante e ogni parola che mi è stata detta. Ricordo il dolore, la fitta al cuore, la disperazione quando mi è stata detta la verità. Ed è stato in quel giorno che qualcosa dentro di me è mutato e mi ha fatto perdere la strada, lasciandomi precipitare in un vuoto che non riuscivo più a colmare. Quante volte ho scritto di te, quante volte sei stato il protagonista dei miei temi e compiti in classe. Mi sentivo così ripetitiva, eppure non riuscivo a scrivere altro. Sono caduta, mi sono rialzata, ma per lungo tempo sono stata colei che ha sostenuto chi stava cadendo e non riusciva a sopportare la solitudine. Un anno nonno, un anno. Non l'ho superato ancora del tutto e l'ho scoperto oggi. Ancora la solita domanda ed ancora quel dolore mischiato a rabbia. Perchè? Non riesco a perdonarti e forse non riuscirò a farlo mai del tutto. Nei miei ricordi, però, vive ancora quel nonno che mai mi ha fatto mancare qualcosa. Vive ancora quel nonno che in piena estate mi trascinava nel giardino sulla slitta, quel nonno che mi faceva sempre vincere a dama e che passava i pomeriggi al bar. Quel nonno che è stato un punto di riferimento, ma che mi è venuto a mancare all'improvviso. Le tue sofferenze sono finite, ma ne hai procurate molte altre, cambiando la mia, le nostre vite.

Quanti pensieri possono passare per la testa in un breve momento e quanti ricordi si possono risvegliare.

Non è stata però una brutta giornata, anzi. Abbiamo festeggiato il compleanno di mamma da Bibc. Mangiato a volontà, bevuto altrettanto e riso ancora di più. Mia madre era serena, sorridente, rilassata e vederla così mi riempie il cuore di gioia. Oggi addirittura mi ha permesso di sistemarle i capelli!!! Quante ne abbiamo passate e quante volte l'ho rimproverata per il comportamento orgoglioso e testardo. Eppure siamo riuscite a ritrovare un equilibrio e quel legame che mai si era spezzato. E' pur sempre la mia mamma e niente e nessuno potrà mai rompere il cordone ombelicare invisibile che ancora a lei mi lega.

Pertanto : AUGURI MAMMA.

sabato 2 ottobre 2010

Zodiak

 il lato piccante


Come si addice ad un segno d’Aria, l’Acquario tende concepire il sesso in maniera razionale. Se egli riesce a condividere i propri pensieri col partner, la sfera sessuale né guadagnerà di certo. La sua naturale curiosità, inoltre, lo porterà a sperimentare giochi sempre più eccitanti sotto le lenzuola. Spingersi sempre oltre i limiti è insito nella sua natura, quindi cercherà continuamente di esplorare nuove possibilità di piacere. C’è sempre un alone di mistero che circonda l’Acquario, e la persona che riesce svelare quelli che sono i suoi desideri più intimi, scatenerà tutto il suo potenziale sessuale. Anche la disputa tra mente e corpo fa parte delle problematiche affrontate dall’Acquario. Chi riuscirà a fargli scoprire la verità che si cela dietro il concetto di piacere, sarà l’amante ideale.

martedì 28 settembre 2010

Lo zodiaco

Donna ACQUARiO.
(20 gennaio-19 febbraio)

COME CONQUiSTARLA:
Conquistarla è facile, trattenerla è impegnativo e richiede astuzia, pazienza e tanto amore. Lei è gradevole e gentile, ma fugge se si parla di matrimonio. Per conquistare il suo cuore bisogna prima di tutto conquistare il suo cervello e la sua amicizia. Sbalorditela e evitate banali serate da routine. Se volete aver accanto tutta la vita una compagna simpatica e interessante dovete adottare i suoi amici e rispettare fedelmente il suo bisogno di libertà. L'Acquario è una spendacciona che ama il lusso, le novità, tutto ciò che è alla moda. Grande amante della musica classica, apprezza molto cenare a lume di candela e con romantico sottofondo musicale. Detesta le tensioni forti, per cui se gli volete bene cercate di attutirgli sempre i colpi improvvisi che la vita riserva e lei vi ricambierà con tenerezza e affetto. È una compagna delicata, ma conosce tutti i modi per colorare l'esistenza di tinte sempre nuove e vivaci.

lunedì 27 settembre 2010

Sull'amore

E' necessario ricercare l'amore là dove si trova, anche se ciò potrebbe significare ore, giorni, settimane di delusione e di tristezza. Perchè nel momento in cui partiamo in cerca dell'amore, anche l'amore muove per venirci incontro... e ci salva.

Paulo Coelho






L'amore non è una cosa che si può insegnare, ma è la cosa più importante da imparare.

Giovanni Paolo II

giovedì 23 settembre 2010

Scarlet rose

The moment when you held me tight  
won`t come back any more
And at the end of that night
you slammed the door
My dream it died away
just when I saw red
And nothing but a memory
is left inside my head

Nothing is forever in life
But a memory believe it`s true
And when I gaze in the rain
i`m crying just for you

The scarlet rose has died
Lost inside the night
Left in my mind like a dream and full of pride
The scarlet rose has died

The one and only way to catch the
beauty of a dawn
Is to take a picture
of the growing sun

I got that experience
no one could steal away
One moment of your life is mine
I remember day by day

Nothing is forever in life
But a memory believe it`s true
And when I gaze in the rain
i`m crying just for you



mercoledì 22 settembre 2010

Samo blodim

Ne vem kaj naj bi. V meni je velika zmeda. Srce in razum ponovno sta v sporu. Neprestano iščem odgovore na svoja vprašanja, a jih ne najdem in ko končno enega rešim, že se pojavi drugi.

Trudna sem. V glavi misli blodijo, se križajo, trčijo druga v drugo in počijo v totalen kaos.

Kaj naj storim?
Kako naj se obnašam?
Predvsem pa: kaj si želim?

Kar naprej blodim, prepuščena čustvenemu toku.
Blodim. Blodim. Blodim.

Se bo nit prej ali slej strgala?

lunedì 20 settembre 2010

domenica 19 settembre 2010

Bolečina

Più dai, meno ricevi.
Meno dai, più ricevi.

Può essere, ma non è detto sia sempre così. In un certo senso mi sento tradita, ma l'ho realizzato solamente col senno di poi.  In un primo momento, non ci ho fatto caso. Poi, rileggendo quel sms, ho avuto una percezione completamente diversa.

Boh. Non è stata bella la sensazione. Non è bella.

lunedì 13 settembre 2010

Razmislek

Vorrei tanto le cose fossero più semplici. Vorrei tanto avere una soluzione per ogni cosa. Vorrei tanto avere risposte alle mie domande. Vorrei tanto avere una sfera di cristallo e vedere cosa mi riserva il futuro.

Dove mi porteranno le scelte che sto facendo ora?
Riuscirò mai a scacciare questa strana, ma spiacevole sensazione che porto dentro?

E' come se fossi estranea a tutto quello che mi circonda e accade. Come se niente mi toccasse veramente. Come se niente realmete mi stesse a cuore. Fredda e distaccata.

E se da un lato vorrei, dall'altro non riesco a sbloccarmi. Non riesco a lasciarmi andare, ma soprattutto non riesco a tenere a bada i miei pensieri che son sempre più confusi.

Vorrei, ma ho paura.
Uomini. Strane creature.

martedì 7 settembre 2010

Quando ti senti sola

Una dedica giunta nel momento giusto.
Una canzone che coglie perfettamente il mio stato d'animo.
E' strano come determinate canzoni ritornino a galla in momenti ben precisi e delicati. Un pò come se percepissero le nostre emozioni ed i nostri bisogni.

Ringrazio chi me l'ha dedicata.
Di più non dico. Il resto lo sai.

Che sia reale o meno, non m'interessa. Ora mi fa stare bene.

domenica 5 settembre 2010

Trenutek

Ricordo di una piacevole giornata. Non lo so perchè, ma questa foto mi piace particolarmente. Sarà che mi fa pensare al momento in cui è stata scattata e alle grosse risate fatte prima, durante e pure dopo.

Amo viaggiare.

sabato 28 agosto 2010

Dirty dancing

"Balla con me."

Quante volte l'avrò visto? Quante volte ho riavvolto il nastro per vedermi sempre le stesse scene, studiarle nei minimi dettagli?

Ormai ho perso il conto. Eppure non riesco a stufarmi di questo film, non riesco a trattenere l'emozione e qualche sospiro. Non riesco a controllare il mio animo romantico che mi scalda il cuore e scioglie ogni barriera.

Ieri sera, appunto, l'ho guardato per l'ennesima volta, concentrandomi unicamente su Patrick Swayze. Sì, un bel ragazzo, anzi meraviglioso con quelle spalle larghe e la bocca da baciare, ma sono andata ben oltre la semplice fisicità. Ieri ho osservato le espressioni, ho osservato il suo modo di interpretare determinate emozioni, il suo modo di farle intendere al pubblico.

Mi ha lasciata senza fiato! Unico ed inimitabile. Sono pochi gli attori che arrivano così diretti al cuore e che riescono a farti vivere il momento magico del film. Sono pochi quelli che sanno donare un'anima al personaggio e renderlo reale. Lui ci è riuscito. Ha dato un'anima a Johnny e ha regalato al pubblico una delle sue migliori interpretazioni.



venerdì 20 agosto 2010

Roma: un pomeriggio afoso

Soffia un vento caldo e nonostante le finestre siano aperte, non si respira. Il cielo è completamente coperto dalle nubi grigiastre. Speranzosa attendo un pò di pioggia, affinché rinfreschi questo caldo pomeriggio romano.

Gabry riposa. Fabio è a lavoro. Dorian scorrazza di qua e di la spensierato. Io sono in soggiorno con la tv accesa e lo sgurado fisso sullo schermo del pc. Ascolto i vari rumori che disturbano il silenzio nel quale è soprofondata la casa ed il quartiere: una macchina, un motorino, un martello, ragazzini.

Ho bisogno di scrivere. Di raccontarmi, ma non so da dove iniziare.

Sorrido ripensando all'estate che sto passando. Diversa dalle altre, ma molto simile a quelle passate. La prima che passo da sola. Non posso lamentarmi, seppure credo di aver lasciato troppo spazio alla fantasia ed averla immaginata molto diversa da quella che realmente è. Come sempre del resto. Ho l'abitudine di idealizzare ogni istante che andrò a vivere, deludendo spesso le mie aspettative. E quando non va come avrei desiderato, il mio desiderio è uno solo: scappare a casa e rifugiarmi tra quelle mura che mi proteggono e curano ogni ferita. Un desiderio che però non soddisfo mai, devo affrontare anche questi disagi e ricavarne qualcosa di buono.

Delusa sì, ma sapevo benissimo sarebbe andata a finire così. Raramente il sesto senso mi inganna e raramente gli dò retta. Vabbè, passerà anche questa. Un'esperienza in più da mettere nel mio bagaglio di vita e dalla quale imparare. Dovrei imparare veramente ad essere più cattiva e stronza. Pur di non ferire l'altra persona, lascio che mi si ferisca. Se non altro, questa volta la ferita è minima e si rimarginerà presto.

Bene, passo e chiudo. Mi rituffo nella mia piccola vacanza romana e mi godo gli ultimi giorni di ferie. Dalla prossima settimana si inizia una nuova vita. Tanti progetti, tante speranze e qualche viaggetto in più.







mercoledì 18 agosto 2010

E se fosse per sempre?

... Mi stupirei.

Tanti pensieri in queste due settimane di ferie. Tante domande che cercano risposta. Tanto desiderio di starmene in un angolino, da sola, a rimuginare sulla mia vita, su quello che voglio e quello che cerco. Forse ho bisogno di un pò di solitudine, di silenzio, di pace.

Ma intanto non riesco a stare ferma qui. Sono appena ritornata e già riparto. Questa volta la destinazione è Roma, ancora. Eterna città, eterna bellezza dove, volente o nolete, ho lasciato il mio cuore. Ricordi di giorni lontani che non torneranno più, ma che di tanto in tanto ricordo con infinita tenerezza ed un pizzico di nostalgia.

"... la città eterna è misera cosa in confronto al tuo essere donna non eterna, ma vera e viva".

La valigia è pronta. Tra 7 ore si parte.
Mi sorprenderai anche questa volta, Roma?



sabato 31 luglio 2010

Ogni gioco ha la sua regola

Ma mi chiedo: com'è che riesco sempre a ficcarmi in situazioni assurde. Più una cerca la semplicità nelle varie situazioni, più si complica la vita.

Non mi sembra di chiedere la luna, ma a volte mi sembra impossibile riuscire a raggiungere quello che sogno, quello che desidero.

Intanto si stanno avvicinando le ferie. Non vedo l'ora di prendere l'aereo e lasciarmi alle spalle la mia vita, i problemi, i pensieri. Sole, mare, amiche e relax. Solo questo. Per dieci giorni.

Ed ancora una volta, le mie aspettative, non hanno avuto conferma. Ma ha veramente senso continuare a sbatterci la testa col rischio di farmi male? Non ho nessuna intenzione di giocare, almeno, non da sola.



venerdì 30 luglio 2010

Una su un milione

 ... è una semplice canzone che serve a me per dirti che sei una su un milione.







Ogni volta che la sento, mi emoziono e qualche lacrimuccia scende a solleticarmi la guancia. Non so perchè mi fa questo effetto, ma so che mi piace lasciarmi trasportare dalla sua melodia.

lunedì 26 luglio 2010

L'altalena

Sono nervosa. Molto nervosa.
Sono arrabbiata. Molto arrabbiata.

Ho bisogno di ferie. Ho bisogno di staccare.

Mi sembra di stare su di un'altalena. Il giorno prima tutto bene, il giorno dopo vorrei spaccare qualcosa. Quando sto in alto, nessun problema, tutto fila liscio e riesco anche a lasciarmi andare. Poi, di botto, precipito e torno a immergermi nelle mie mille domande, altrettante paranoie ed incertezze. La situazione da chiara, torna ad essere molto nebulosa.

Odio quando non capisco cosa sta succedendo. Odio quando le persone scompaiono senza dare spiegazioni. Odio dover aspettare una spiegazione e nel frattempo cercare di trovarne una io.

E intanto mi devo crogiolare in questa stupida ansia e tenere a bada i pensieri. Ma perchè non può essere tutto più facile? Perchè devo sempre imbattermi in situazioni assurde? E soprattutto perchè queste mie dannate paure, non stanno un pò zitte?

E perchè serve un titolo per ogni post che scrivo?

venerdì 23 luglio 2010

La mia estate

Non saprei descrivere le sensazioni che sto provando in questi giorni. Sono piacevoli, mi fanno sorridere, mi fanno stare bene, mi permettono di fantasticare. Ho la testa tra le nuvole, forse più del solito, ma non mi preoccupa la cosa, anzi. Mi piace questo mio stato fru fru. Libera da ogni pensiero, preda delle emozioni e del bene che, queste, mi procurano.

Mi sto godendo l'estate. Ho un lavoro che mi permette anche questo. Posso dire che quest'anno, mi sto realmente divertendo e rilassando. Mi sto decisamente riscattando dell'estate scorsa e di tutte le altre passate. L'idea che tra qualche settimana potrò, finalmente, godermi le ferie in Sicilia, mi elettrizza. Credo sia il primo anno che riesco ad organizzare delle vacanze come si deve e passarle dove desidero (a parte le mie vacanze a Creta alla fine della maturità!), insieme a persone che mi hanno fatto riscoprire il gusto del divertimento e della spensieratezza. Amo l'improvvisazione, amo le decisioni prese all'ultimo minuto, sono quelle esperienze che riescono meglio e che si realizzano sempre. Non fanno per me i progetti a lungo termine, non fa per me programmare mesi prima uno spostamento o una vacanza. Io sono quella dell'ultimo minuto, dell'ultimo secondo. Così mi piace, sì. 

Sono però anche sicura che quest'estate, ha in serbo per me molte altre sorprese.
Aspetto agosto con molta impazienza. Aspetto la Sicilia, ma aspetto anche te e spero vivamente che questa volta, non ci siano impedimenti.

venerdì 16 luglio 2010

Malinconia vattene via.

Oggi sono un pò malinconica. Neanche lo shopping mi ha aiutato a risollevare il morale. Neanche il trancio di pizza. Neanche il dolce far niente del pomeriggio e l'assoluto silenzio che regnava in casa. Nulla.

Malinconia vattene via.

Ogni tanto ho questi momenti di tristezza che sfiorano quasi la depressione. La testa si riempie di mille e più pensieri, i pensieri vengono bombardati dai ricordi, i ricordi toccano quelle corde fragili che portano al cuore, le corde vibrano ed il cuore inizia a suonare la sua malinconica melodia. Ed io non posso fare molto per oppormi, anzi, rimango vittima di questo turbine di emozioni che si mescolano tra loro, tormentandomi, finchè non chiudo finalmente gli occhi.

In questi momenti rifletto molto sul mio passato. Su ciò che è stato e che non sarà più o che poteva essere. Ritrovo i miei errori, ritrovo i miei sacrifici. Percorro pian piano i momenti più importanti della mia vita, arrivando così a presente. Un presente che mi piace, ma che metto costantemente sotto esame. Troppe domande, poche risposte. Troppe fantasie, poca realtà. Tanti sogni, chiusi nel cassetto.

E mi accorgo che sono poche le cose che, da un anno a questa parte, mi emozionano veramente. Rari momenti che poi s'insediano in un angolino remoto di me e li, vengono gelosamente custoditi. A volte mi sembra realmente di essere un blocco di ghiaccio, un pezzo di marmo insensibile che pochi riescono a penetrare. Molte sono le cose che mi scivolano addosso e non scalfiscono minimamente la corazza che ho costruito. Una corazza che mi protegge da tutto ciò che potrebbe ancora ferirmi. Mi ritrovo, così, ad essere indelicata, antipatica e superiore a tutti. Tanto, che spesso non mi sopporto.

Ma le mie paure, le mie incertezze e il desiderio di conferme, non sono mai morti.




Ma cos'è che voglio? Che cosa sto cercando?

lunedì 12 luglio 2010

La voce delle stelle

La voce delle stelle è musica
che mi sussurra al cuore
questa malinconia
di perdersi in un brivido d'inverno
e non averti all'infinito.


Cado come neve tra gli alberi
mi lascio trasportare da questa nostalgia
che non mi lascia vivere e volare via
dal tuo pensiero all'infinito.

Perdere l'amore
fa morire l'innocenza di sognarti ancora mio
ancora un attimo di eternità
Quanto è ingenua questa mia illusione
la paura di sentirti ancora qui
tra le mie braccia
io ti cercherò...


La voce delle stelle ha un'anima
che scalda nel silenzio
le mie malinconie
e perderti in un alito di vento
e non averti all'infinito.


Perdere un amore fa morire
l'innocenza di sognarti ancora mio
 ancora un attimo di eternità .
Quanto è ingenua questa mia illusione
la paura di sentirti ancora qui
tra le mie braccia
io ti cercherò...


La voce delle stelle è l'innocenza
di sentirti ancora qui tra le mie braccia
io ti cercherò e nella voce delle stelle
io ti sentirò.

Loredana Errore

giovedì 8 luglio 2010

Le favole non esistono.

Stupida. Stupida. Stupida.

Mi piace sognare. Mi piace fantasticare. Mi piace pensare che in ogni persona si nasconda qualcosa di buono. Mi piace pensare che non sono l'unica a provare dei sentimenti e che i miei sentimenti vengano rispettati.

Ingenua. Troppo.

Le favole non esistono Ivana. Non esistono nella vita reale e non esistono nel mondo fantastico che ti sei creata. Non esistono ed è ridicolo che ancora ci credi, ci speri.

Sorrido nel scoprire che io e la mia Rosa siamo accomunate dallo stesso destino. Forse non siamo poi così differenti. L'una che completa l'altra. Entrambe che cerchiamo qualcuno di speciale. Esisterà?

No. Il Principe azzurro non esiste, così come non esiste l'anima gemella.
Non ci credo più.

Ho tanta voglia di fuggire. Di andarmene. Lontana da qui.

mercoledì 30 giugno 2010

Amici mai

Quante cose vorrei scrivere. Quante cose vorrei raccontare, ma non so trovare le parole giuste per esprimere i miei pensieri, le mie sensazioni, le mie emozioni.

Sono in balia degli eventi. Lascio che ogni cosa scorra come deve, senza pormi troppe domande, ma seguendo solamente il mio istinto. Forse sbaglio. Sicuramente sbaglio, eppure non ho voglia di correggermi. Non ho voglia di pensare, di rimuginare, di domandarmi come diversamente avrei potuto reagire e cosa avrei potuto fare. Non ho voglia di pensare alle conseguenze.

Che cosa sto cercando? Che cosa voglio? E cosa realmente provo?

Sorrido di questa mia confusione che, nonostante tutto, mi fa stare bene.
Sorrido. Sogno. Desidero. Vivo.

Ed intanto è da due giorni che mi frulla in testa questa canzone.
Mah.

lunedì 21 giugno 2010

L'Amore e la Follia

Direi che non servono parole.
Il mio animo da romantica sognatrice, questa volta, ha vinto.

giovedì 17 giugno 2010

Di shopping e altri demoni

Lo shopping.
Quale cura migliore ai pensieri e al nervoso?
Amo lo shopping, mi mette allegria e mi fa dimenticare ogni cosa. Mi fa perdere la cognizione del tempo, mentre con estrema calma guardo ogni singolo capo. Già, ogni singolo capo. Quando entro in un negozio, non so mai cosa realmente voglio comprare, ma, dopo un'attenta valutazione, scelgo tutto quello che mi piace e che voglio provare. Provo e riprovo, giro a destra e a sinistra, controllo come sta davanti e come sta dietro, mi alzo sulle punte dei piedi (i tacchi!!!) e ritorno coi talloni a terra. E poi compro. Sì, compro una montagna di roba, perchè odio uscire con uno o due capi, specialmente quando trovo il tutto a buon prezzo. E sono così per ogni singolo acquisto che faccio, dal vestiario alle scarpe, dal mascara allo spazzolino da denti. Mi piace, adoro perdermi per negozi ed è per questo che ci vado quando ho la giornata libera. Però, cavoli, la sensazione di libertà e di allegria che poi ho addosso, è straordinaria. Sono piena di energie, elettrizzata, eccitata. Ah... i love shopping.



I libri.
Come posso passare di fronte ad una libreria e non entrarci?
Adoro i libri, li divoro. Li compro di continuo: uno, due, tre, ma anche quattro. Spazio dalla narrativa ai libri di vita vissuta, dai romanzi rosa a quelli gialli, dalle buffonate ai mattoni. Dipende da come sto in quel momento, da ciò che mi ispira, dalla copertina che mi piace. E sicuramente quando esco dalla librerira, la commessa è più che soddisfatta. Ho dovuto comprare una libreria, ma anche questa, ormai, non basta più per contenerli tutti quanti. Leggere, leggere, leggere. Che passione!



La pizza.
Ah, il demone peggiore. Un nemico che amo alla follia e al quale non riesco a dire di no. Il suo profumo mi inebria le narici, stuzzica il palato, accende il desiderio. Non riesco, non riesco a resisterle. Patate e salsiccia, diavola o quattro stagioni, con la rucola e la bresaola, con il radicchio di Treviso. Non ho preferenze, basta sia croccante e va tutto bene. Vivrei di pizza, ma, come giustamente mi fa sempre notare qualcuno, alla lunga potrei veramente rotolare, invece che camminare, quindi a malincuore cerco di controllarmi. Ma è difficile, molto difficile.



Il passato.
Il demone più stronzo e viscido. Si nasconde negli angoli più remoti della mia mente, silenzioso, ombra tra le ombre, per poi sferrare il suo spietato attacco quando meno te lo aspetti. Scivola veloce fino al cuore, lo stringe in una morsa mortale, mentre la sua coda gioca maligna con la mente. Pervare completamente il corpo, risucchia ogni tua energia e pretende la tua più completa attenzione, fino a che non ti rende suo schiavo. Fino a che non fa di te uno straccio, incapace di muovere muscolo o reagire. E quando ormai inerme giaci sul letto, sul divano oppure cerchi di trascinarti da qualche parte, ti abbandona, ritornando nel suo angolino misterioso. Un angolino che nessuno, ancora, è riuscito a scovare.



Ed è dal passato che estraggo la canzone di oggi. Qualche giorno fa ho sentito i Guns n'roses, un gruppo che ha scritto la colonna sonora dei miei primi anni da adolescente. Buonanotte mondo.

lunedì 14 giugno 2010

Momento.

Scrivo in un momento di rabbia, di estremo nervoso e di incredulità. Scrivo proprio quando la mia mente, è annebbiata da infiniti pensieri e paranoie.

Sì, sono paranoica.
Sì, ho bisogno di certezze e di sicurezza.
Sì, ho bisogno di sentirmi al centro dell'attenzione.

Forse sbaglio io. Non lo so.
Ci sono rimasta male ed in questo momento sono varie le ipotesi che frullano nella mia mente e cercano di dare un senso a tutto.

Forse una spiegazione non esiste. E' così e basta. Non significa niente.

Perchè devo sempre cercare una logica dietro ad ogni azione?
Mah.

giovedì 10 giugno 2010

Angel

Forse sbaglio io. Forse mi aspetto troppo dagli altri. Forse penso che anche loro abbiano le mie stesse esigenze e bisogni. Forse idealizzo troppo le persone. Forse sogno.

Già. Sogno.
Ma i miei sogni riusciranno mai a diventare realtà?

Ed intanto l'anno scolastico sta giungendo a termine. Domani è l'ultimo giorno di scuola. Sono già passati nove mesi. Ho fatto tanto, eppure mi sembra di aver dato ancora troppo poco.

Nove mesi. Travagliati. Sofferti.
Nove mesi all'insegna del cambiamento e della disperata ricerca di equilibrio. Sono caduta, mi sono fatta male, pensavo di affondare, di non avere più le forze per rialzarmi. Non credo di aver mai sofferto così per amore. Non pensavo si potesse soffrire così per amore. Ma mi sono rialzata, a fatica, e con il supporto di chi mi vuole bene. Ho combattuto contro i miei desideri, ho impedito al mio istinto di averla vinta sulla razionalità, ho vietato al mio cuore di amare ancora. Mi sono concentrata sul lavoro.

Sono cambiata, sì. Sono cresciuta.

Lo scorso fine settimana ho salutato le mie bimbe. Per cinque anni ho diretto quel piccolo gruppo canoro composto da cinque ragazzine, ormai adolescenti. Quante soddisfazione e quanti sorrisi. Sono state la mia allegria nei momenti di infinita tristezza, la mia forza nei momenti di debolezza, i miei sorriso quando avevo solo lacrime da dare. Ma ogni cosa prima o poi ha una fine, ogni percorso prima o poi deve cambiare direzione e per loro, è arrivato il momento di crescere artisticamente. Non sono più delle bambine, ma delle bellissime ragazze che necessitano di un maestro più completo di me. Mi sono commossa, quando mi hanno regalato il ciondolo, regalo improvvisato, ma fatto col cuore. Mi sono commossa, quando mi hanno abbracciata tutte assieme. E' bello aver lasciato un segno. E' bello sapere di essere nei loro cuori e di avere il loro sincero affetto. Grazie bimbe, grazie veramente.

Ma altre emozioni mi attendevano lo scorso fine settimana: il mio primo saggio finale coi bimbi del laboratorio di musica. Per la prima volta ho organizzato tutto io e, per la prima volta, ho sviluppato un programma senza l'aiuto di nessuno. Un passaggio del testimone molto importante. Tante paure e tanta tensione che alla fine sono state ripagate dagli applausi, dalla gioia dei bambini, dalla loro bravura ed impegno, dai complimenti. Insomma, un vero successo che mi ha riempita di orgoglio.

Sì, sono cresciuta, eppure mi sento ancora tanto piccola. Ci sono tante situazioni che non riesco a capire ed affrontare. Per certi versi sono veramente tanto ingenua. Credo nella buona fede delle persone, ma non sempre la mia fiducia viene ripagata con la stessa moneta, anzi. Quanti muri ho incontrato e quante volte ho dovuto sbatterci la testa, per capire che mai riuscirò ad abbatterli. Quante lacrime, quante delusioni e quanta necessità di capire, di chiarire. Ma non sempre è possibile trovare delle risposte. Non sempre è possibile cambiare il corso degli avvenimenti. Non sempre è possibile che tutto rimanga immutato. Le persone cambiano e con esse, forse, anche i sentimenti.

"Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi." (da Il Gattopardo)