mercoledì 30 giugno 2010

Amici mai

Quante cose vorrei scrivere. Quante cose vorrei raccontare, ma non so trovare le parole giuste per esprimere i miei pensieri, le mie sensazioni, le mie emozioni.

Sono in balia degli eventi. Lascio che ogni cosa scorra come deve, senza pormi troppe domande, ma seguendo solamente il mio istinto. Forse sbaglio. Sicuramente sbaglio, eppure non ho voglia di correggermi. Non ho voglia di pensare, di rimuginare, di domandarmi come diversamente avrei potuto reagire e cosa avrei potuto fare. Non ho voglia di pensare alle conseguenze.

Che cosa sto cercando? Che cosa voglio? E cosa realmente provo?

Sorrido di questa mia confusione che, nonostante tutto, mi fa stare bene.
Sorrido. Sogno. Desidero. Vivo.

Ed intanto è da due giorni che mi frulla in testa questa canzone.
Mah.

lunedì 21 giugno 2010

L'Amore e la Follia

Direi che non servono parole.
Il mio animo da romantica sognatrice, questa volta, ha vinto.

giovedì 17 giugno 2010

Di shopping e altri demoni

Lo shopping.
Quale cura migliore ai pensieri e al nervoso?
Amo lo shopping, mi mette allegria e mi fa dimenticare ogni cosa. Mi fa perdere la cognizione del tempo, mentre con estrema calma guardo ogni singolo capo. Già, ogni singolo capo. Quando entro in un negozio, non so mai cosa realmente voglio comprare, ma, dopo un'attenta valutazione, scelgo tutto quello che mi piace e che voglio provare. Provo e riprovo, giro a destra e a sinistra, controllo come sta davanti e come sta dietro, mi alzo sulle punte dei piedi (i tacchi!!!) e ritorno coi talloni a terra. E poi compro. Sì, compro una montagna di roba, perchè odio uscire con uno o due capi, specialmente quando trovo il tutto a buon prezzo. E sono così per ogni singolo acquisto che faccio, dal vestiario alle scarpe, dal mascara allo spazzolino da denti. Mi piace, adoro perdermi per negozi ed è per questo che ci vado quando ho la giornata libera. Però, cavoli, la sensazione di libertà e di allegria che poi ho addosso, è straordinaria. Sono piena di energie, elettrizzata, eccitata. Ah... i love shopping.



I libri.
Come posso passare di fronte ad una libreria e non entrarci?
Adoro i libri, li divoro. Li compro di continuo: uno, due, tre, ma anche quattro. Spazio dalla narrativa ai libri di vita vissuta, dai romanzi rosa a quelli gialli, dalle buffonate ai mattoni. Dipende da come sto in quel momento, da ciò che mi ispira, dalla copertina che mi piace. E sicuramente quando esco dalla librerira, la commessa è più che soddisfatta. Ho dovuto comprare una libreria, ma anche questa, ormai, non basta più per contenerli tutti quanti. Leggere, leggere, leggere. Che passione!



La pizza.
Ah, il demone peggiore. Un nemico che amo alla follia e al quale non riesco a dire di no. Il suo profumo mi inebria le narici, stuzzica il palato, accende il desiderio. Non riesco, non riesco a resisterle. Patate e salsiccia, diavola o quattro stagioni, con la rucola e la bresaola, con il radicchio di Treviso. Non ho preferenze, basta sia croccante e va tutto bene. Vivrei di pizza, ma, come giustamente mi fa sempre notare qualcuno, alla lunga potrei veramente rotolare, invece che camminare, quindi a malincuore cerco di controllarmi. Ma è difficile, molto difficile.



Il passato.
Il demone più stronzo e viscido. Si nasconde negli angoli più remoti della mia mente, silenzioso, ombra tra le ombre, per poi sferrare il suo spietato attacco quando meno te lo aspetti. Scivola veloce fino al cuore, lo stringe in una morsa mortale, mentre la sua coda gioca maligna con la mente. Pervare completamente il corpo, risucchia ogni tua energia e pretende la tua più completa attenzione, fino a che non ti rende suo schiavo. Fino a che non fa di te uno straccio, incapace di muovere muscolo o reagire. E quando ormai inerme giaci sul letto, sul divano oppure cerchi di trascinarti da qualche parte, ti abbandona, ritornando nel suo angolino misterioso. Un angolino che nessuno, ancora, è riuscito a scovare.



Ed è dal passato che estraggo la canzone di oggi. Qualche giorno fa ho sentito i Guns n'roses, un gruppo che ha scritto la colonna sonora dei miei primi anni da adolescente. Buonanotte mondo.

lunedì 14 giugno 2010

Momento.

Scrivo in un momento di rabbia, di estremo nervoso e di incredulità. Scrivo proprio quando la mia mente, è annebbiata da infiniti pensieri e paranoie.

Sì, sono paranoica.
Sì, ho bisogno di certezze e di sicurezza.
Sì, ho bisogno di sentirmi al centro dell'attenzione.

Forse sbaglio io. Non lo so.
Ci sono rimasta male ed in questo momento sono varie le ipotesi che frullano nella mia mente e cercano di dare un senso a tutto.

Forse una spiegazione non esiste. E' così e basta. Non significa niente.

Perchè devo sempre cercare una logica dietro ad ogni azione?
Mah.

giovedì 10 giugno 2010

Angel

Forse sbaglio io. Forse mi aspetto troppo dagli altri. Forse penso che anche loro abbiano le mie stesse esigenze e bisogni. Forse idealizzo troppo le persone. Forse sogno.

Già. Sogno.
Ma i miei sogni riusciranno mai a diventare realtà?

Ed intanto l'anno scolastico sta giungendo a termine. Domani è l'ultimo giorno di scuola. Sono già passati nove mesi. Ho fatto tanto, eppure mi sembra di aver dato ancora troppo poco.

Nove mesi. Travagliati. Sofferti.
Nove mesi all'insegna del cambiamento e della disperata ricerca di equilibrio. Sono caduta, mi sono fatta male, pensavo di affondare, di non avere più le forze per rialzarmi. Non credo di aver mai sofferto così per amore. Non pensavo si potesse soffrire così per amore. Ma mi sono rialzata, a fatica, e con il supporto di chi mi vuole bene. Ho combattuto contro i miei desideri, ho impedito al mio istinto di averla vinta sulla razionalità, ho vietato al mio cuore di amare ancora. Mi sono concentrata sul lavoro.

Sono cambiata, sì. Sono cresciuta.

Lo scorso fine settimana ho salutato le mie bimbe. Per cinque anni ho diretto quel piccolo gruppo canoro composto da cinque ragazzine, ormai adolescenti. Quante soddisfazione e quanti sorrisi. Sono state la mia allegria nei momenti di infinita tristezza, la mia forza nei momenti di debolezza, i miei sorriso quando avevo solo lacrime da dare. Ma ogni cosa prima o poi ha una fine, ogni percorso prima o poi deve cambiare direzione e per loro, è arrivato il momento di crescere artisticamente. Non sono più delle bambine, ma delle bellissime ragazze che necessitano di un maestro più completo di me. Mi sono commossa, quando mi hanno regalato il ciondolo, regalo improvvisato, ma fatto col cuore. Mi sono commossa, quando mi hanno abbracciata tutte assieme. E' bello aver lasciato un segno. E' bello sapere di essere nei loro cuori e di avere il loro sincero affetto. Grazie bimbe, grazie veramente.

Ma altre emozioni mi attendevano lo scorso fine settimana: il mio primo saggio finale coi bimbi del laboratorio di musica. Per la prima volta ho organizzato tutto io e, per la prima volta, ho sviluppato un programma senza l'aiuto di nessuno. Un passaggio del testimone molto importante. Tante paure e tanta tensione che alla fine sono state ripagate dagli applausi, dalla gioia dei bambini, dalla loro bravura ed impegno, dai complimenti. Insomma, un vero successo che mi ha riempita di orgoglio.

Sì, sono cresciuta, eppure mi sento ancora tanto piccola. Ci sono tante situazioni che non riesco a capire ed affrontare. Per certi versi sono veramente tanto ingenua. Credo nella buona fede delle persone, ma non sempre la mia fiducia viene ripagata con la stessa moneta, anzi. Quanti muri ho incontrato e quante volte ho dovuto sbatterci la testa, per capire che mai riuscirò ad abbatterli. Quante lacrime, quante delusioni e quanta necessità di capire, di chiarire. Ma non sempre è possibile trovare delle risposte. Non sempre è possibile cambiare il corso degli avvenimenti. Non sempre è possibile che tutto rimanga immutato. Le persone cambiano e con esse, forse, anche i sentimenti.

"Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi." (da Il Gattopardo)




martedì 1 giugno 2010

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Apri le braccia e tienimi sempre con te,
sembro forte, ma in fondo son fragile
e non avere paura di guardarmi negli occhi, neanche se poi arrossisci,
voglio solo parlarti e spiegarti che io