lunedì 1 marzo 2010

Notre Dame de Paris

C'è poco da fare. Da quando ho visto il musical, mi sono  innamorata del Notre Dame de Paris. Ed ancora adesso, ad un anno e mezzo di distanza, ogni volta che lo ascolto oppure lo guardo, sono emozioni su emozioni, ricordi che traboccano da ogni parte, lacrime che scendono.

E' una musica che mi rapisce totalmente, che mi prende e mi trasporta in un mondo fatto di sogni, speranze e desideri. Vivo la spensieratezza di Esmeralda, il suo "vivere per amore", il suo credere fermamente nell'amore e nella persona amata, fino a che non scopre brutalmente la verità. Ed è proprio l'amore a portarla alla morte.
Sento il tormento, il dolore e l'amore puro di Quasimodo, la sua rabbia nei confronti del mondo e delle sue ingiustizie, il suo desiderio di proteggere la persona amata a costo di perdere la propria vita, di sacrificare il suo segreto che fino ad allora l'ha difeso dalla cattiveria umana. Amare e saper di non essere amato, amore che porta alla morte dell'anima, mentre il corpo continua a vagare per le insulse strade del mondo.

Parole che si sposano divinamente alla musica. Classico stile di Cocciante che questa volta, però, ha superato se stesso. Non sono solo la musica e le parole a rendere questo musical così speciale, ma anche i protagonisti dello stesso. Dal primo all'ultimo.

Non sono un'amante della danza, ma qui, mi sono lasciata piacevolmente stupire da ogni singolo ballerino, mentre gli acrobati mi hanno lasciata a bocca aperta. Ed il trucco? Ed i costumi? Grandissimo gioco di abiti semplici e trucco, forse,  a volte esagerato, ma che ha sortito l'effetto desiderato. Divino il re dei Gitani e meraviglioso il poeta Gringoire.

Sì, il poeta. Una figura eccezionale nella storia, inserito nei momenti giusti, ma soprattutto è stato scelto un artista da dieci e lode, difficilissimo da sostituire. Un'estensione vocale pazzesca, un modo di muoversi e di porsi sul palco che ti coinvolge e ti prende totalmente. Pazzamente innamorata di lui!

E al mio ritorno da Brescia... ho potuto rivivere nuovamente tutto questo. Mentre guidavo, l'ascoltavo e cantavo e rivivevo le scene nelle mia testa. Degna conclusione di un bellissimo fine settimana con amici, anche se a concludere il mio viaggio è stata la canzone più triste, per me la più bella in assoluto, quella che pone fine anche al musical: Balla mia Esmeralda.




2 commenti:

  1. Non l'ho mai visto, provvederò. Ho solo un ricordo poco felice di te e Gabry che mi cantavate delle canzoni di questo musical...ne ero uscito depresso.

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  2. Una sola canzone : "Dio ma quanto è ingiusto il mondo". Logico che esci depresso, la canta Quasimodo, però se puoi, guardarlo, vale la pena!

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