martedì 6 settembre 2011

Assolutamente no.

Così non va bene.
Assolutamente.
No!

Who wants to live forever?

domenica 4 settembre 2011

Pensieri in vacanza

Da qualche ora ho rimesso piede in Italia.
Da qualche ora sono ritornata a casa.
Nella mia stanza.
Nel mio regno.
Nel mio mondo.


Il mio viaggio, le mie vacanze sono andate bene.
Ho visto meraviglie rare.
Posti dove voglio tornare e, forse, dai quali non sarei mai voluta andarmene.


Sono un pò triste.
Negli ultimi due giorni, quando la sera ero fuori in balcone, ho dato via libera ai miei pensieri.
Ho riflettuto sulla mia vita.
Sui miei errori e sul tempo perduto dietro a persone che mi han solo ferita.


Ho ripensato alla mia ultima storia naufragata, ormai 2 mesi fa.
Ho ripensato alle parole dette, alle promesse infrante.
Ho pensato a me, a quanto sono stata ingenua, ma soprattutto a quanto realmente ero innamorata.
Forse ha ragione Gabry, quando dice che non era amore, ma più il desiderio di avere una persona accanto e condividere con questa  parte della mia vita. Mi ferisce, cmq, pensare che al suo fianco adesso, c'è un'altra persona. Mi ferisce, pensare che le sta dicendo le stesse cose che diceva a me. Mi ferisce, rendermi conto che ho voluto vivere in una favola che mai avrebbe avuto un lieto fine.


E poi mi sei tornato in mente TU.
Tu che mi hai fatto scoprire l'amore.
Tu che mi hai fatto capire cosa significa amare ed essere parte di un'altra persona.
Tu che mi hai fatto tremare il cuore.
Tu che mi hai fatto sognare, desiderare un futuro.
Tu che mi hai fatto credere che l'Amore, quello vero ed unico, esiste.


Beh sì, son passati 2 anni da quando abbiamo deciso di dire basta o meglio, quando mi son resa conto che era finita. Tu già avevi indirizzato i tuoi pensieri altrove e nn ti se fatto scrupoli. Allora nn sapevo a cosa andavo incontro. Non sapevo che l'Amore facesse così male. Non pensavo di poter cadere così in basso né immaginavo che, con  grande difficoltà mi sarei rialzata.


E' un dolce ricordo, il tuo ricordo.
E' un indelebile tormento.
E' un tuffo al cuore.


Ed è così che mi ritrovo a pensare.
Pensare che un sentimento del genere, non potrò provarlo ancora.
Pensare che l'Amore, quello vero, non esiste.
Pensare che non riuscirò più ad innamorarmi.


Ed intanto vedo giovani coppie stringersi la mano e scambiarsi sussurrate promesse d'amore.
Scorgo coppie di anziani stringersi ancora la mano e guardarsi teneramente, come fosse il primo giorno, quel giorno, quando i loro sguardi si sono incontrati per la prima volta e quando il loro cuori, si sono eternamente legati.
Osservo poi i miei genitori. 39 anni insieme. Una vita l'uno accanto dell'altra.


Io invece...
L'Amore mi ha accarezzata e poi, lieve come un soffio di vento, è scivolato via, regalandomi solo il gelido schiaffo della delusione, pungente e meschino come la bora d'inverno.

domenica 31 luglio 2011

Roma?

Mi hanno invitata a Roma per Ferragosto.
Il cuore ha tremato.
L'ansia mi ha assalita.
La confusione si era di nuovo impossessata di me.

A Roma.
A pochi passi da te.
A pochi passi da quelle vie che abbiamo percorso insieme e che hanno fatto da sfondo alla nostra breve storia.

E se da un lato desidero andarci, dall'altro ho paura.
Paura di non resistere.
Paura di essere assalita dai ricordi.
Paura di sprofondare nella tristezza.
Paura di accorgermi che tutto è finito.
Paura di crollare.

Non mi manchi.
Raramente ti penso, ma la ferita al cuore di tanto in tanto si riapre.
Più bastardo di tutti, però, è l'orgoglio.
L'orgoglio che non da retta a nessuno.
L'orgoglio che calpestato vorrebbe calpestarti.
L'orgoglio che continua a sussurrarmi di vendicarmi.

Ma non ho voglia di vendetta.
Non ho voglia di iniziare un qualcosa che, sicuramente, mi farebbe male.
Non ho voglia di sapere di te, di dirti ciò che provo, di dirti quanto mi hai delusa.
Ciò che voglio, in questo momento, è cancellarti.
Riprendere in mano la mia vita.
Ritrovare l'equilibrio che avevo prima del tuo arrivo.
Amo Roma.
Amo gli amici che ho lì.
Amo la vita notturna romana.
Amo le emozioni che la città eterna mi regala ogni volta.

E forse devo solo farmi coraggio ed affrontare l'ennesima prova.
Vincere anche questa paura.
In fondo ciò che voglio è solo un pò di pace.

In fondo ciò che desidero è solo amore.


venerdì 22 luglio 2011

Stanca

Sem dolgo upal in se bal,
slovo sem upu strahu dal.

Srce je prazno, srečno ni,
nazaj si up in strah želi.

F. Prešeren



Continuo a chiedermi che cosa sia meglio fare. Scriverti e farti sapere che ormai lo so o lasciar perdere, farti cadere nel dimenticatoio ed ignorarti, come tu fai con me. Privo di rispetto, bugiardo fino alla fine, ma che come tutti i bugiardi ha commesso un errore.

Sto bene. Solo il cuore soffre un pò per l'ennesima delusione.
La mente ormai sta prevalendo su di esso e forse questa mia razionalità, mi sta salvando dall'umiliarmi ancora per un uomo.


Delusa. Disillusa.
Stanca di tutto.
Stanca di te e di essere così ingenua.
Stanca di essere presa in giro.
Stanca di essere ferita nei sentimenti.
Stanca dell'amore e delle persone che prendono solamente e poi ti abbandonano senza alcuno scrupolo.

Sono stanca.
Ed ora dico BASTA.

giovedì 21 luglio 2011

Che idiota!

Caro amore,

anche tu sei caduto dal piedistallo. Anche tu, come tutti gli altri, hai preso quello che ti serviva, per poi darmi il ben servito. Ed io che ho voluto crederti e ti ho difeso davanti a tutti, anche adesso, anche dopo che mi hai lasciata, perchè non potevi gestire una storia a distanza. Invece...

Nuovamente presa per i fondelli.
Nuovamente tradita da chi diceva di non volermi ferire.
Nuovamente umiliata da chi diceva di amarmi e voler costruire una vita con me.

Mi hai delusa.
Mi hai ferita.
Mi hai mentito.

Vorrei chiamarti ed urlarti contro tutta la mia rabbia e la mia delusione.
Vorrei farti sapere che lo so e che l'ho saputo nella maniera più schifosa.
Vorrei farti del male e gridarti quanto sei vigliacco e bugiardo.

Ma non lo farò.
Questa volta ascolterò la mia testa.
Il cuore lo metterò a tacere. Curerò le sue ferite e lo proteggerò da mostri come te.

Si ripete la storia.
Identica alla precedente o quasi.
Ed hai fatto tutto quello che promettevi di non fare.
Hai fatto tutto quello che sapevo avresti fatto.
Hai mentito spudoratamente ed hai giocato con i miei sentimenti.

E quel che è peggio... ti ho creduto!

lunedì 11 luglio 2011

Starway to Heaven



Un mese fa eri qui.
Stretti nel letto progettavamo il nostro futuro.
Ridevamo e scherzavamo.
Nulla sembrava potesse cambiare.
Era tutto così perfetto. Tutto così reale.

Io e te.
Con i nostri sogni e le nostre speranze.
Con i nostri progetti e la certezza di voler stare insieme.

Tutto questo solo un mese fa.
Quando ti ho fatto entrare nella mia vita e ti ho mostrato il mio quotidiano.
Un quotidiano che volevo vivere con te.

Un mese fa.
Poi cos'è successo?

Me lo sto chiedendo ancora.
Non riesco ad accettarlo.
Non riesco a capirlo.
Non riesco a capirti.

E mi domando solo perchè.
Una domanda soffocata, priva di risposte.

Sembra tutto così facile. Lineare. Normale. Naturale.
Ma non lo è e non voglio accettare la semplice giustificazione che in tutti questi mesi, mi hai semplicemente illusa.
Perchè questa canzone?
Perchè mi ricorda te.
Perchè so quanto la ami.
Perchè è stata la prima che mi hai fatto ascoltare in un momento molto importante.
Era il 6 gennaio ed anche allora stavamo a letto, stretti e timorosi per il passo che stavamo per compiere.
Era l'inizio.

Sì, qualche lacrimuccia sta scendendo adesso, Caro amore.
Mi commuovo.
Mi intristico.
Mi accorgo che, nonostante tutto, mi manchi molto.

Ricordi?
Dovevamo stare insieme ancora per lungo tempo, perchè ti conoscevi bene e nn avevi alcun dubbio.
Quale errore.
Quale grave errore è stato crederti.
Mi hai dato tanto, ma mi hai tolto ancora di più.

Caro amore.

sabato 9 luglio 2011

Ed è passata una settimana.
Ed ancora mi addormento pensandoti e stringendo il piccolo peluche che mi hai regalato. Il primo regalo. Alla nostra prima uscita.
Ed ancora mi sveglio pensandoti e con un leggero nervoso nello stomaco.

Cerco di cacciarti dai miei pensieri.
Cerco di non ricordare quello che è stato, anche se molte cose mi ricordano te: parole, luoghi, oggetti.
Cerco di concentrarmi sul lavoro.

Tutto sommato sono brava.
Sto affrontando bene la situazione ed il distacco, anche se spesso vorrei chiamarti e sentirti per un solo istante. So, però, che questo farebbe crollare la difesa che ho costruito e farebbe vacillare nuovamente il mio equilibrio. Mi trattenfo, ma spero sempre che sia tu a farmi almeno uno squillo o a mandarmi un messaggio per sapere se sto bene. Niente.

Ogni tanto mi si stringe il cuore ed in un attimo mi perdo nella malinconia.
Di nuovo sola.
Di nuovo privata dell'amore.
E vorrei tanto condividere con te l'esperienza della settimana passata.

Come stai?
Cosa fai?
Mi pensi almeno un pò?
Ti ricordi ancora di me?
Potrò mai risentirti?
Ti ho perso per sempre ed in tutti i sensi?

Quante domande affollano la mia mente e quanto vorrei tu potessi darmi le risposte che cerco. Caro amore.

Dicono che quando arriva quello giusto, lo senti.
Lo dicono tutti. Dicono che nn puoi sbagliare.
Ed allora mi chiedo: come faccio a sentirlo? Come posso essere certa che sia lui? Quali sono le sensazioni che si provano?
Pensavo di averlo trovato, ne ero quasi certa.
Il mio senso, però, ha bellamente sbagliato.

Cosa significa sentire?
Cosa significa capire?
Come posso saperlo?
Esiste veramente un modo che ti fa dire, senza alcun timore,: "Eccolo, è lui!"

giovedì 7 luglio 2011

En teden brez tebe

Domani sarà una settimana dacchè mi hai lasciata.
Oggi ho ricevuto il bonifico del rimborso delle vacanze che mai faremo.
Ieri ti ho sognato.

Le giornate passano veloci e non ho molto tempo da dedicarti. Forse meglio così. Meglio non pensare e concentrarsi sul lavoro. Meglio cercare di dare il massimo, dove difficilmente fallisco. E sono molto soddisfatta di com'è andata la prima settimana di centro estivo, anche se ho lavorato veramente tanto.

Non ho avuto modo di pensarti, perchè ogni sera son dovuta uscire e stare in compagnia dei miei cari, degli amici e di chi mi fa stare bene, mi ha aiutata tanto a superare il momento più critico.

Cado però dal sonno. Cedo molto presto, ma anche questo non è un male.

Di che cosa ho paura,allora, mi chiedi?
Ho paura della settimana di ferie. Quella che ho preso progettando con te il nostro viaggio a Lisbona. Quel viaggio che ti dicevo di temere, ma di aspettare anche con ansia. Quel viaggio che ero tanto titubante nel prenotare già ad aprile. Ed ancora una volta tu mi hai rassicurata, dicendomi di non temere, perchè tutto sarebbe andato bene, perchè mi avresti fatto passare una bella estate. Vedi che il mio sesto senso non sbagliava?!

Ed ora cosa farò in quel periodo, quando le mie amiche riprendono a lavorare e quelle che potrebbero partire sono accoppiate? Bella fregatura anche quest'anno. Quanto odio l'estate!! Ma m'inventerò qualcosa, anche a costo di andare da sola non so dove.

Mi chiedo, però, se riesci veramente a guardarti ancora nello specchio, la mattina, quando ti alzi. Mi chiedo se veramente per te è tutto così facile. Basta cancellare una persona dalla propria vita per dimenticarla e dimentare ciò che si è stati e ciò che si voleva diventare? Basta veramente così poco per dimenticare tutti i bei momenti e le promesse fatte? Basta davvero?

Quanto vorrei poterti entrare nella mente e capire come ti funziona e che cosa è scattato in quei giorni, quando, da solo, hai deciso di mettere la parola fine.

No, nn si può rinunciare all'amore così, non quando è l'unica ancora di salvezza che hai, non quando accanto a te hai una persona che cerca di esserti la forza per resistere e sconfiggere tutto. No, no e no. Non è coraggio questo né voglio pensare che tu l'abbia fatto per il mio bene o peggio per il tuo.

L'hai fatto perchè sei un codardo. Un debole che non sa prendere una decisione, quella giusta. E non raccontarmi frottole, non dirmi che non puoi, non dirmi che è difficile. Non dirlo! Tutto è possibile, basta volerlo. Volerlo veramente.

Tu, invece, continui ad annaspare in quel caos che è la tua vita. Vivi insoddisfatto di ciò che hai, circondato dalle mille fobie e paure che da solo, non sai affrontare. Ti difendi continuando ad indossare maschere su maschere per proteggerti dal mondo, per farti vedere più forte e sicuro di te.

Non lo sei, caro amore, non lo sei. Ti ho visto piangere. Ti ho visto sperduto. Ti ho visto chiedere aiuto. Ti ho visto fragile. Ed io ero li con te, pronta a risollevarti e ad affrontare il mondo mano nella mano. Io c'ero e ci son sempre stata. Con il cuore.

Sto scontando tutti i tuoi errori. Li sto pagando amaramente, ma non voglio versare più una sola lacrima per te. Non te la meriti.

Rinsavisci prima che sia troppo tardi.
Nulla è perduto, ancora.
Vuoi veramente tutto ciò?

domenica 3 luglio 2011

Tri

E' il mattino il momento più duro della giornata, quando mi sveglio e mi rendo conto che dovrò affrontare un'altra giornata senza di te. Lo stomaco è aggrovigliato in un nervoso che si scioglie solamente quando, finalmente, riesco a tirarmi su dal letto e sto in compagnia dei miei genitori. Non mi piace questa sensazione. Odio svegliarmi così e cerco sempre di prolungare il sonno, nella speranza che questo malessere sparisca. Non se ne va, anzi assale anche il cuore, braccandolo in un'insolita ansia che con difficoltà riesco a placare. La testa corre in mio soccorso, mi aiuta ad elencare i motivi del perchè è giusto così e mi ricorda quanto sei stato meschino. Ho paura di svegliarmi, temo le sensazioni che provo e vorrei cancellarle in un istante.

E nel mio delirio mattutino mi ritrovo a fare piani su di te. Su come e quando, ma soprattutto perchè poterti ricontattare. Non sai quanto queste fantasie, mi facciano bene. Mi quietano, mi fanno credere che nulla è perduto, m'illudono.

Sogno un tuo ritorno?
Sì, non lo voglio negare, ma so altrettanto bene che non lo farai. Non ritorni sui tuoi passi, quando una decisione è presa, è presa. Ed io nn credo di poter essere l'eccezione che conferma la regola. Quanto però lo vorrei.

Quanto mi manchi.
Mi manca la tua voce e le nostre chiacchierate.
Mi mancano i sogni ed i progetti che insieme facevamo.
Mi manca sentirti spiegare i lavori che hai dovuto fare, pur non capendoci niente, ma amando quel tuo modo di spiegarmi le cose con continui esempi.
Mi mancano le tue cavolate, la tua risata, il tuo sbadiglio quando sei stanco.
Mi manca il tuo entusiasmo nel comunicarmi le piccole cose che facevi per noi.
Mi manchi, mi manchi, mi manchi.

E più cerco di tenere la mente occupata, più mi ritrovo a pensarti. Quando meno me lo aspetto, tu sei lì: un chiodo fisso che mi martella la mente. Ed allora nuovamente cerco di comprendere che cosa sia successo e perchè è finita così, ma non ci riesco e forse nn ci riuscirò mai.

Sei entrato nella mia vita inaspettatamente ed inaspettatamente te ne sei andato.
Hai lasciato molto amaro dietro di te e mille domande che mai troveranno risposta.

Domani è un altro giorno.
Starò meglio.

sabato 2 luglio 2011

Žalost

La necessità di scrivere in questi giorni è tanta. Ho bisogno di imprimere i miei pensieri su di un foglio, macchiarlo del mio dolore e tormentarlo con la mia rabbia. Un foglio per amico che mi aiuti a dire tutto ciò che non posso dire a te.

Oggi è stata più dura. Forse mi sono realmente resa conto di ciò che è successo, di quanto velocemente è successo e qual è stato il nostro saluto.

Ho un vuoto dentro che sembra incolmabile. Il cuore che continua a soffrire e a chiedere di te. La mente che vola verso i giorni passati e che rivive ogni singolo istante, ascoltandone le parole, le promesse, i sogni.

Mi sento derubata di ogni emozione che fino a ieri provavo. Privata di un amore che stava nascendo e crescendo. Di un amore che voleva essere quello giusto, quello definitivo, quello che mi avrebbe dato tutto ciò che sogno.

Ho pianto oggi. Ho pianto fino ad essere esausta, finché la testa stava scoppiando, finché non sono crollata in quel sonno ristoratore che mi ha ridato un pò di forze. Già, un pò di forze, quelle che oggi mi mancavano, quelle che ho dovuto trovare volente o nolente per uscire di casa. Ma non posso permettermi di stare così, non adesso.

E fuori, insieme alla nonna ed alla zia, guardavo le coppie di anziani ballare e mi chiedevo qual è il segreto dell'amore. Quel segreto che ancora non ho scoperto e che mi fa innamorare sempre delle persone sbagliate. Persone che mi darebbero la luna, se solo la chiedessi, e poi mi regalano l'inferno.

Adesso sto un pochino meglio. Per tutta la giornata nn ho fatto altro che circondarmi dei miei cari. Ho il terrore di stare da sola, di essere assalita dai ricordi, dai pensieri, dalla certezza che tu non ci sei più. Non per me almeno e non adesso.

Scivola una lacrima sul mio viso, mentre scrivo queste parole, perchè mi rendo conto che sto cercando di dirti addio. Sto cercando di staccarmi da te, di dare un nuovo senso alla mia vita e di consolare il mio cuore che brama il tuo. Bramo le tue mani e la tua bocca, desidero un tuo abbraccio e la tua voce che mi sussurra "Tranquilla cucciola, tutto andrà bene." Ma nulla andrà bene, non per noi, non per me. Non più.

Sprofondo nella mia tristezza, annego nella mia disperazione, mentre disperatamente cerco un appiglio per salvarmi.

E tu?
Beatamente dormi nel tuo letto oppure sei fuori con gli amici. Non t'importa del mio dolore né t'importa delle promesse infrante. Dritto per la tua strada alla ricerca di ordine e di equilibrio, come un bulldozer che spazza via qualsiasi cosa si frapponga tra di lui e la strada da fare. Senza alcuno scrupolo mi hai gettata via, eliminando chi poteva essere la tua salvezza, il tuo equilibrio, il tuo ordine, il tuo bene, dimenticandoti di ciò che eravamo e volevamo essere. Dimenticandoti del mio amore, delle mie parole, della mia presenza e del mio sostegno. Ero con te, sempre e comunque. Nel bene e nel male.

Ti odio.
Ti odio per quello che stai facendo.
Ti odio per quello che hai fatto.
Ti odio per avermi illusa e fino a due giorni fa tranquillizzata sulle mie paure.
Ti odio per l'incubo che mi stai facendo vivere.
Ti odio perchè ti amo.

E vorrei...
Vorrei saperti provare quello che provo io in questi giorni.
Vorrei saperti con la morte nel cuore per quello che hai fatto.
Vorrei essere il tuo tormento.
Vorrei ti rendessi conto della stronzata che hai fatto.
Vorrei non essere l'unica a soffrire di questa perdita.

Vorrei... vorrei riaverti con me.

venerdì 1 luglio 2011

Come stai Ivana?

Gran bella domanda.
Lunga e confusa la risposta.

In questo preciso istante ho una miriade di emozioni che mi stanno tormentando l'anima, il cuore, lo stomaco, la testa ed ogni singola parte di questo corpo stanco. Gli occhi sono costantemente umidi, lo stomaco chiuso e sulle labbra si susseguono varie smorfie. Ho un groppo in gola che presto o tardi si scioglierà ed ho timore della piena che si scatenerà.

Tradita dall'amore.
Beffata dalla distanza.
Esausto il corpo. Esausta la mente.

Pensavo. Volevo. Sognavo. Desideravo.
Pensavo di poter essere l'appoggio giusto. L'appiglio che ti estrae dal mare in tempesta. La spalla su cui poter piangere. La mano che ti sollevava. L'amore che ti curava.

Volevo essere amata. Essere amore. Credere alle parole. Sistemare la mia vita. Credere che fosse vero.

Sognavo l'Amore. Di essere amato. Una famiglia e la vita insieme. Vacanze, Natale, Capodanno e Pasqua. Parigi e Venezia. Lisbona. Bambini ed un brillocco.

Desideravo realizzare i miei sogni ed i progetti fatti insieme. Vivere con te. Avere un futuro con te. Addormentarmi e svegliarmi con te vicino. Ascoltarti per ore ed ore nei tuoi interminabili monologhi che tanto amo.

Ed ora tutto questo è... niente. Parole al vento che creano solamente grande dolore quando ritornano alla mente. Parole sussurrate nella foga del momento, ben consci che non sarebbero mai divenute realtà. Ma ho voluto crederci con tutta me stessa. Ho voluto credere che tu fossi quello giusto, così diverso da me eppure il pezzo mancante, quello che mi completava e che mi faceva sentire donna, desiderata, amata e protetta. Tu sei quello che mi ha fatto sperare di nuovo nell'amore, credere che esisteva una Principe Azzurro anche per me.

Ed ora il mio Principe dov'è?

A crogiolarsi da solo nel casino della sua vita, cercando un ordine ed un equilibrio che non arrivano. Cercando la luce in fondo ad un tunnel che sembra non avere uscite, credendo di aver fatto la cosa giusta.

Ma è veramente giusta?
E' giusto lasciare una persona che ti fa stare bene e che ha condiviso con te sogni e speranze, che ha riposto in te i suoi sogni e le sue speranze? E' giusto riunciare a chi credeva in te, ti sosteneva e ti stava accanto? E' giusto sacrificare l'amore?

No, non lo è. Non lo è per me che, nonostante tutto, continuo a sognare quell'amore romantico e travolgente che ti cambia la vita. Non è giusto per me che volevo essere la tua luce, il tuo bene più prezioso, colei che con il suo amore ti salvava dalle grinfie di una vita grigia e monotona, una vita dalla quale da solo non riesci a sfuggire.

Non è giusto che tu abbia rinunciato a me. Non adesso. Non così. Non me lo merito.

Eppure senza pietà mi hai comunicato la tua decisione. Una decisione che hai maturato da solo e che nn verrà mai ritrattata.

Io ero l'unica cosa sacrificabile della tua vita, perchè troppo diversi? Perchè forse non mi amavi abbastanza? Perchè non puoi gestire una relazione a distanza?

E poi nn dovevo temerla, la distanza. Nn dovevo temere i miei sentimenti. Nn dovevo temere di mostrarmi per quella che sono. Dovevo abbassare le barriere, dovevo sciogliermi.

Ti ho fatto scontare tutto il male che le persone prima di te mi hanno causato, ma tu nn sei stato di meno e continui a farlo. Tradendomi proprio quando, finalmente, mi ero messa il cuore il pace e volevo credere nella nostra storia. Progettavo già il mio trasferimento, una vita insieme, dei bambini.

Che stupida. In fondo sapevo sarebbe finita così. E ho avuto la certezza, nn appena è suonato oggi il cellulare.

Ciliegina sulla torta dopo una settimana di merda.
Lo vedi!?! Lo vedi che le mie estati sono sempre schifose? Lo vedi che le mie storie finiscono sempre in questo periodo? Lo vedi che anche tu nn sei stato di meno?

No. Niente più progetti. Non posso fare progetti a lungo termine, nn sono capace di portarli a termine. Così come nn sono capace di tenermi il mio uomo.

E' rabbia. Tanta rabbia nei tuoi confronti. Tanta rabbia nei miei confronti, perchè ancora una volta sono stata beffata dalla lontanata e tradita dall'amore.

E fino a due giorni fa, tutto andava bene. Non dovevo preoccuparmi.

Ed ora? Ora cosa devo fare?
Lasciarti andare per la tua strada, alla ricerca di quell'ordine ed equilibrio che io nn sono stata in grado di darti. Lasciarti andare e dimenticarti, perchè è quello che tu vuoi fare con me. Ed è forse questo che più fa male, sapere che da oggi in poi nn esisterà più un noi, nn esisterà più quella dolce routine ed io pian piano sbiadirò e tutto quello che siamo stati, forse, sarà solo un ricordo.

Troppo presto. Hai voluto illuderti di essere pronto. Ho voluto illudermi di essere quella giusta.

L'amore. L'amore che senso ha? Tanto bello, ma infinitamente crudele.
Ed ancora una volta mi ritrovo a raccogliere i cocci del mio cuore, oramai frantumato. Un altro pezzo si è perso. Un altro sogno è stato infranto.

Ma ci credo ancora all'amore?

sabato 19 marzo 2011

We will rock you


Una storia molto banale resa divina dalle musiche dei Queen.
Una storia che poteva essere strutturata diversamente e potenziata maggiormente in alcuni punti che, però, è entrata nell'animo dei molti presenti in sala.
Bravi sicuramente i cantanti ed i ballerini che hanno saputo coinvolgere il pubblico, nonché han saputo dar vita ai vari personaggi, rendendo la scena veramente dinamica. Interpretazioni che mi son piaciute molto, voci che mi han fatta emozionare, canzoni che ... wow non saprei descrivere.
Spettacolare l'orchestra.

E se ci penso, in fondo, la storia racchiude in sé qualche briciola di verità che riguarda il nostro mondo musicale. Tra "Amici" e "X- Factor", Lady Gaga e il piccolo Bibier... beh, siam messi proprio male!


domenica 13 marzo 2011

Jaz in ti

Il didò.
Elianto di Benni.
Gianna Nannini.

Ricordi di un fine settimana insieme.
Sorrisi, baci ed abbracci.
Il tuo profumo che si mescola al mio.
Il tuo calore che scioglie il mio ghiaccio.

Sono stata bene, troppo bene ed ora soffro il distacco, mentre nello stomaco mille farfalline danzano freneticamente ed il sorriso ancora non si spegne sulla mia bocca.

Ti penso e mi manchi.
Chiudo gli occhi e ti vedo.
Allungo la mano e ti cerco.
Sospiro, perchè mi manchi.

E di nuovo mi ritrovo a contare i giorni e, forse, a progettare un futuro.
Paure? Tante, ma tenendoti per mano, voglio affrontarle tutte.


domenica 27 febbraio 2011

Ljubezen

Tutti mi vedono più felice e rilassata.
Io mi sento più felice e rilassata.
Il mio corpo ben percepisce questo stato idilliaco.
Il mio lavoro si bea di questa ritrovata serenità e tranquillità.

Vivo in quella splendida fase iniziale dell'amore, quando ogni cosa sembra bellissima ed ogni possibile difficoltà, superabile. Non c'è qualcosa che adesso potrebbe spezzarmi, nulla che potrebbe farmi arrendere, niente che potrebbe farmi tornare indietro. Ma noto la differenza nell'affrontare questa storia, rispetto alle altre passate. Non pensavo che tutto quello che è stato, potesse ferirmi così pesantemente, ma soprattutto potesse influire tanto su di me e sul mio relazionarmi con prossimo.

Non sono mai stata capace di esprimere le mie emozioni, almeno non a parole. Da sempre scrivere mi ha aiutata. Eppure, per un breve periodo, ero riuscita a sbloccarmi e ad essere quella che mai avrei pensato di poter essere. Grave errore che, ora, sto pagando a caro prezzo e che, insieme a me, sta scontando anche la persona che mi è accanto. Sì, sono ancora molto sulla difensiva e la mente sta prevalendo sul cuore. Le ferite non si sono rimarginate del tutto ed il cuore, pur volendosi donare completamente, tende a restare incatenato e protetto dalla ragione.

Ed io mi ritrovo a combattere con ciò che vorrei e con quello che non riesco a fare o dire. Con i miei silenzi che vorrebbero urlarti tutte le emozioni che mi fai provare. Con il mio scherzare che vorrebbe comunicarti la serietà dei miei sentimenti. Con le mie ripetizioni che vorrebbero farti capire, quanto sei importante per me. Con il mio terrore di poter risultare ridicola, banale, stupida, ingenua.

Cerco così sicurezza nelle tue parole. Costantemente esigo da te rassicurazioni, parole già dette, ribadite, ma che calmano le mie insicurezze. E tu che pazientemente mi accontenti, mi stai vicino, mi sostieni e mi ami.

Odio essere così.
Odio i ricordi che fan sanguinare le ferite.
Odio chi mi ha fatto scoprire di essere diversa e poi mi ha abbandonata senza alcun rimorso.

Vorrei darti di più.
Vorrei riuscire a dirti tutto ciò che provo, penso e voglio.
Vorrei poterti rendere felice.


domenica 20 febbraio 2011

Zaljubljena

Innamorarsi.
Di nuovo.

Aprire i cancelli del proprio cuore e concedere all'altro di incamminarsi nel giardino dei sentimenti e delle emozioni. Ritrovare il ritmo che rimbomba nel proprio petto, nel petto dell'altro. Sentire con ogni singola parte del proprio corpo di essere ricambiati. Desiderare ed essere desiderata. Sapere di non essere da sola. Essere, di nuovo, parte di un insieme. Di essere due.

Non pensavo potesse nuovamente succedere.
Non pensavo potesse essere lui.
Non pensavo che l'avrei ritrovato sulla mia strada.
Eppure...

Eppure sono diversa. Molto attenta, molto cauta, molto fredda e distaccata.
Mi concedo, ma fuggo.
Mi fido, ma ho paura.
Inizio, ma ho il terrore possa finire.

Ma poi, quando sto con lui, ogni timore svanisce. Ogni dubbio si zittisce. Ogni pensiero ammutolisce.
Ed il mio cuore si scioglie. Lentamente ha iniziato a togliere la corrazza, con cautela s'avvicina all'altro ed a volte si lascia trascinare dalle emozioni che in me scaturiscono. Emozioni che invadono l'intero corpo e s'annidano nella pancia, dove un eccitante sfarfallio mi annuncia che, sì, sono innamorata.

Innamorata di te.
Dei tuoi difetti.
Del tuo sguardo.
Della tua bocca.
Dei tuoi pensieri.
Del tuo essere e del tuo apparire.

Dubbi pochi.
Paure tante.

Arde il fuoco.
Si scioglie il ghiaccio.

Io e te.
Noi.


lunedì 24 gennaio 2011

29