giovedì 10 giugno 2010

Angel

Forse sbaglio io. Forse mi aspetto troppo dagli altri. Forse penso che anche loro abbiano le mie stesse esigenze e bisogni. Forse idealizzo troppo le persone. Forse sogno.

Già. Sogno.
Ma i miei sogni riusciranno mai a diventare realtà?

Ed intanto l'anno scolastico sta giungendo a termine. Domani è l'ultimo giorno di scuola. Sono già passati nove mesi. Ho fatto tanto, eppure mi sembra di aver dato ancora troppo poco.

Nove mesi. Travagliati. Sofferti.
Nove mesi all'insegna del cambiamento e della disperata ricerca di equilibrio. Sono caduta, mi sono fatta male, pensavo di affondare, di non avere più le forze per rialzarmi. Non credo di aver mai sofferto così per amore. Non pensavo si potesse soffrire così per amore. Ma mi sono rialzata, a fatica, e con il supporto di chi mi vuole bene. Ho combattuto contro i miei desideri, ho impedito al mio istinto di averla vinta sulla razionalità, ho vietato al mio cuore di amare ancora. Mi sono concentrata sul lavoro.

Sono cambiata, sì. Sono cresciuta.

Lo scorso fine settimana ho salutato le mie bimbe. Per cinque anni ho diretto quel piccolo gruppo canoro composto da cinque ragazzine, ormai adolescenti. Quante soddisfazione e quanti sorrisi. Sono state la mia allegria nei momenti di infinita tristezza, la mia forza nei momenti di debolezza, i miei sorriso quando avevo solo lacrime da dare. Ma ogni cosa prima o poi ha una fine, ogni percorso prima o poi deve cambiare direzione e per loro, è arrivato il momento di crescere artisticamente. Non sono più delle bambine, ma delle bellissime ragazze che necessitano di un maestro più completo di me. Mi sono commossa, quando mi hanno regalato il ciondolo, regalo improvvisato, ma fatto col cuore. Mi sono commossa, quando mi hanno abbracciata tutte assieme. E' bello aver lasciato un segno. E' bello sapere di essere nei loro cuori e di avere il loro sincero affetto. Grazie bimbe, grazie veramente.

Ma altre emozioni mi attendevano lo scorso fine settimana: il mio primo saggio finale coi bimbi del laboratorio di musica. Per la prima volta ho organizzato tutto io e, per la prima volta, ho sviluppato un programma senza l'aiuto di nessuno. Un passaggio del testimone molto importante. Tante paure e tanta tensione che alla fine sono state ripagate dagli applausi, dalla gioia dei bambini, dalla loro bravura ed impegno, dai complimenti. Insomma, un vero successo che mi ha riempita di orgoglio.

Sì, sono cresciuta, eppure mi sento ancora tanto piccola. Ci sono tante situazioni che non riesco a capire ed affrontare. Per certi versi sono veramente tanto ingenua. Credo nella buona fede delle persone, ma non sempre la mia fiducia viene ripagata con la stessa moneta, anzi. Quanti muri ho incontrato e quante volte ho dovuto sbatterci la testa, per capire che mai riuscirò ad abbatterli. Quante lacrime, quante delusioni e quanta necessità di capire, di chiarire. Ma non sempre è possibile trovare delle risposte. Non sempre è possibile cambiare il corso degli avvenimenti. Non sempre è possibile che tutto rimanga immutato. Le persone cambiano e con esse, forse, anche i sentimenti.

"Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi." (da Il Gattopardo)




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