sabato 9 luglio 2011

Ed è passata una settimana.
Ed ancora mi addormento pensandoti e stringendo il piccolo peluche che mi hai regalato. Il primo regalo. Alla nostra prima uscita.
Ed ancora mi sveglio pensandoti e con un leggero nervoso nello stomaco.

Cerco di cacciarti dai miei pensieri.
Cerco di non ricordare quello che è stato, anche se molte cose mi ricordano te: parole, luoghi, oggetti.
Cerco di concentrarmi sul lavoro.

Tutto sommato sono brava.
Sto affrontando bene la situazione ed il distacco, anche se spesso vorrei chiamarti e sentirti per un solo istante. So, però, che questo farebbe crollare la difesa che ho costruito e farebbe vacillare nuovamente il mio equilibrio. Mi trattenfo, ma spero sempre che sia tu a farmi almeno uno squillo o a mandarmi un messaggio per sapere se sto bene. Niente.

Ogni tanto mi si stringe il cuore ed in un attimo mi perdo nella malinconia.
Di nuovo sola.
Di nuovo privata dell'amore.
E vorrei tanto condividere con te l'esperienza della settimana passata.

Come stai?
Cosa fai?
Mi pensi almeno un pò?
Ti ricordi ancora di me?
Potrò mai risentirti?
Ti ho perso per sempre ed in tutti i sensi?

Quante domande affollano la mia mente e quanto vorrei tu potessi darmi le risposte che cerco. Caro amore.

Dicono che quando arriva quello giusto, lo senti.
Lo dicono tutti. Dicono che nn puoi sbagliare.
Ed allora mi chiedo: come faccio a sentirlo? Come posso essere certa che sia lui? Quali sono le sensazioni che si provano?
Pensavo di averlo trovato, ne ero quasi certa.
Il mio senso, però, ha bellamente sbagliato.

Cosa significa sentire?
Cosa significa capire?
Come posso saperlo?
Esiste veramente un modo che ti fa dire, senza alcun timore,: "Eccolo, è lui!"

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