giovedì 7 luglio 2011

En teden brez tebe

Domani sarà una settimana dacchè mi hai lasciata.
Oggi ho ricevuto il bonifico del rimborso delle vacanze che mai faremo.
Ieri ti ho sognato.

Le giornate passano veloci e non ho molto tempo da dedicarti. Forse meglio così. Meglio non pensare e concentrarsi sul lavoro. Meglio cercare di dare il massimo, dove difficilmente fallisco. E sono molto soddisfatta di com'è andata la prima settimana di centro estivo, anche se ho lavorato veramente tanto.

Non ho avuto modo di pensarti, perchè ogni sera son dovuta uscire e stare in compagnia dei miei cari, degli amici e di chi mi fa stare bene, mi ha aiutata tanto a superare il momento più critico.

Cado però dal sonno. Cedo molto presto, ma anche questo non è un male.

Di che cosa ho paura,allora, mi chiedi?
Ho paura della settimana di ferie. Quella che ho preso progettando con te il nostro viaggio a Lisbona. Quel viaggio che ti dicevo di temere, ma di aspettare anche con ansia. Quel viaggio che ero tanto titubante nel prenotare già ad aprile. Ed ancora una volta tu mi hai rassicurata, dicendomi di non temere, perchè tutto sarebbe andato bene, perchè mi avresti fatto passare una bella estate. Vedi che il mio sesto senso non sbagliava?!

Ed ora cosa farò in quel periodo, quando le mie amiche riprendono a lavorare e quelle che potrebbero partire sono accoppiate? Bella fregatura anche quest'anno. Quanto odio l'estate!! Ma m'inventerò qualcosa, anche a costo di andare da sola non so dove.

Mi chiedo, però, se riesci veramente a guardarti ancora nello specchio, la mattina, quando ti alzi. Mi chiedo se veramente per te è tutto così facile. Basta cancellare una persona dalla propria vita per dimenticarla e dimentare ciò che si è stati e ciò che si voleva diventare? Basta veramente così poco per dimenticare tutti i bei momenti e le promesse fatte? Basta davvero?

Quanto vorrei poterti entrare nella mente e capire come ti funziona e che cosa è scattato in quei giorni, quando, da solo, hai deciso di mettere la parola fine.

No, nn si può rinunciare all'amore così, non quando è l'unica ancora di salvezza che hai, non quando accanto a te hai una persona che cerca di esserti la forza per resistere e sconfiggere tutto. No, no e no. Non è coraggio questo né voglio pensare che tu l'abbia fatto per il mio bene o peggio per il tuo.

L'hai fatto perchè sei un codardo. Un debole che non sa prendere una decisione, quella giusta. E non raccontarmi frottole, non dirmi che non puoi, non dirmi che è difficile. Non dirlo! Tutto è possibile, basta volerlo. Volerlo veramente.

Tu, invece, continui ad annaspare in quel caos che è la tua vita. Vivi insoddisfatto di ciò che hai, circondato dalle mille fobie e paure che da solo, non sai affrontare. Ti difendi continuando ad indossare maschere su maschere per proteggerti dal mondo, per farti vedere più forte e sicuro di te.

Non lo sei, caro amore, non lo sei. Ti ho visto piangere. Ti ho visto sperduto. Ti ho visto chiedere aiuto. Ti ho visto fragile. Ed io ero li con te, pronta a risollevarti e ad affrontare il mondo mano nella mano. Io c'ero e ci son sempre stata. Con il cuore.

Sto scontando tutti i tuoi errori. Li sto pagando amaramente, ma non voglio versare più una sola lacrima per te. Non te la meriti.

Rinsavisci prima che sia troppo tardi.
Nulla è perduto, ancora.
Vuoi veramente tutto ciò?

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